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Resumen de Giacomo Balla e le "Compenetrazioni iridescenti": approfondimenti e novità documentarie

Fabio Benzi

  • Nel saggio si precisa, attraverso l'esame di dati filologici finora inediti o poco considerati, l'evoluzione dell'opera di Balla tra fine del 1912 e del 1913. Si tratta del periodo più cruciale per l'evoluzione del Futurismo dell'artista, che attraverso l'elaborazione delle "Compenetrazioni iridescenti" e conseguentemente delle "Velocità astratte", raggiunge una novità espressiva autonoma e originale non solo all'interno del movimento ma delle avanguardie storiche europee. La fasi e i tempi di questa fondamentale elaborazione mostravano finora incertezze e contraddizioni, che nel saggio vengono risolte non solo precisa progressione cronologica, ma nello svolgimento concettuale che evidenza il significato delle "Compenetrazioni". Nella seconda parte del saggio, grazie a un documento inedito (il primo inventario delle "Compenetrazioni iridescenti" redatto nello studio di Balla), si ricostruisce il nucleo di opere eseguite nel 1912-1913, e si delinea un nucleo di riprese successive operate dall'artista per incrementarne il gruppo (eseguite tra la fine anni Quaranta e l'inizio anni Cinquanta), da iscriversi nel clima del rinnovato interesse da parte dei giovannni artisti e della critica del dopoguerra per il Futurismo "astrattista" e particolarmente per la figura dello stesso Balla, che viene allora considerato un pioniere dell'astrazione non-oggettiva.


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