Il presente studio propone una nuova ipotesi per l’identificazione del ciclo figurativo sul soffitto ligneo della chiesa di S. Nicolò a Nicosia, con particolare riferimento ai quattro cartigli con motti in latino tratti dalle favole di Esopo tra la V e la VI campata. Trascurate dalla storiografia precedente o classificate come iscrizioni senza significato apparente, le scritte e le immagini formano un interessante complesso iconografico che trae origine nelle fonti scritte e visive del tempo oltre che nel contesto storico-sociale dalla città siciliana. L’autrice, infine, indaga lo stile e il linguaggio figurativo dell’anonimo Maestro del soffitto di Nicosia, la cui mano è ora riconoscibile anche in altre opere siciliane, riunite in questa occasione per la prima volta.
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