Grazie all’analisi di nuovi documenti, l’autore ripercorre le fasi decorative della cappella Pasqualoni nella chiesa romana di S. Lorenzo in Lucina, restituendo i dipinti sulle pareti laterali a Giovan Domenico Cerrini e assegnando i quattro busti funerari a Giovan Francesco de Rossi. Proprio allo scultore natio da Fivizzano e figlio del più noto Domenico, l’autore dedica larga parte del suo saggio, ricostruendone le vicende biografiche e professionali, anche grazie a nuove informazioni archivistiche che ne rivelano la paternità del busto ritraente il canonico Giacomo Gamba al Pantheon e che ne attestano la presenza nel cantiere rainaldiano dell’altare maggiore in S. Girolamo della Carità oltre che l’attività per il cardinale Vincenzo Costaguti e, non ultima, quella per il marchese Fabrizio Naro.
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