Uno studio sulla famiglia Caetani permette all’autore di ricostruire la figura dell’abate piemontese Giovan Cristoforo Rovelli, dal 1633 segretario del cardinale Luigi Caetani, amico fraterno di Andrea Sacchi ed estimatore della sua opera e di quella di François Du Quesnoy. Nuovi documenti consentono di valutare l’entità della sua raffinata collezione di disegni, dipinti e sculture. Tra le opere più notevoli il ritratto dell’abate come allegoria della pittura dipinto dal Sacchi e già ricordato dal Bellori; nonché il ritratto in terracotta di Maurizio di Savoia, modellato da Du Quesnoy, conservato nel Museo di Roma. Nel Castello di Sermoneta si conserva il ritratto del cardinale che l’autore attribuisce al fiammingo Franz Luycx ricostruendone l’operato e l’inedito soggiorno romano.
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