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Resumen de Contributi documentari per il pittore torinese Claudio Francesco Maria Beaumont (1694-1766)

Arabella Cifani, Franco Monetti

  • Minuziosa descrizione del percorso biografico di un grand commis della Corte torinese dei primi anni del Settecento. Ricordato, attraverso documenti d’archivio, che delineano i suoi rapporti con la corte a riprova dell’impegno dei Principi di Savoia a formare la grande quadreria nella storica sede torinese di Palazzo Madama, nucleo delle successive raccolte sabaude. La personalità dell’artista viene presentata nell’ambito familiare di figlio, fratello, marito e padre. Il Beaumont ha sempre coniugato i propri affetti con la fedeltà e il servizio alla Casa Reale. Sia direttamente («pittore di Gabinetto» (1731) di Carlo Emanuele III «per la consideratione in cui abbiamo la sua virtù») sia per interposti incarichi, il Re se ne avvaleva come personaggio di cultura, esperto, conoscitore d’arte, rappresentante di Casa Savoia a Roma. La componente familiare, nella vita del Beaumont ha un particolare rilievo; l’impegno per l’affermazione sociale dei figli è un compito a cui si dedica, tanto che i lutti che lo colpiscono a partire dalla metà del secolo trasformano profondamente il suo animo.


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