Un paese postindustriale deve avere una forte economia della conoscenza. I paesi più vitali in Europa, come la Finlandia, hanno alti punteggi in literacy e numeracy e alti indici di frequenza delle biblioteche; vale anche il viceversa per i paesi con livelli bassi. Inoltre, la scarsa istruzione degli italiani è a carico degli adulti, ma non ci sono seri programmi di lifelong learning. Al contrario, i finlandesi li hanno e un terzo li seguono in biblioteca. Attraverso l’Ufficio Biblioscienze, le biblioteche di Roma hanno lanciato un programma di vasto respiro per riposizionare le biblioteche pubbliche come soggetti di diffusione del sapere scientifico-tecnologico. Nel far ciò hanno registrato una felice convergenza con il mondo della ricerca per invertire il declino italiano.
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