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Gli scultori del monumento del cardinale Luca Fieschi nella cattedrale di Genova. Precisazioni e proposte

  • Autores: Clario Di Fabio
  • Localización: Bollettino d'arte, ISSN 0391-9854, Nº. Extra 1, 2009 (Ejemplar dedicado a: Arnolfo di Cambio. Il monumento del cardinal Guillaume De Bray dopo il restauro), págs. 263-288
  • Idioma: italiano
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • italiano

      Il contributo allarga l’analisi formale al confronto con altri artisti attraverso un attento studio di un monumento funebre quasi coevo a quello De Bray, la tomba Fieschi a Genova La grandiosa tomba del cardinale Luca Fieschi (circa 1270-1336), realizzata tra il quarto e il quinto decennio del Trecento, fu il primo monumento funerario privato eretto all’interno della Cattedrale genovese di San Lorenzo. Un privilegio straordinario, per gli usi locali, concesso soltanto in ragione del prestigio del personaggio e della famiglia cui il prelato apparteneva. Dopo il sepolcro di Margherita di Brabante, di Giovanni Pisano, fu il complesso scultoreo più imponente mai installato in un edificio genovese durante il Medioevo. L’esame che se ne conduce, sviluppando un percorso di ricerca da tempo intrapreso e alla luce di importanti contributi critici recenti, affronta i temi della struttura del cantiere, cerca di quantificare e comprendere l’entità dell’impegno economico affrontato e di valutarlo in termini comparativi; cerca, quindi, di precisarne la scansione cronologico-esecutiva e soprattutto di ripartire fra i diversi maestri i singoli elementi dell’apparato scultoreo. Dei due artefici principali, entrambi di cultura pisana – Lupo di Francesco e, forse, Bonaiuto di Michele –, indaga poi ulteriormente il catalogo, con discussione di vecchie attribuzioni e nuove proposte.

    • English

      Clario Di Fabio widens the formal analysis by comparison with other artists through a detailed study of a funerary monument that is almost contemporary with that of De Bray: the Fieschi tomb in Genoa. The imposing tomb of Cardinal Luca Fieschi (c.1270–1336), realized between the fourth and fifth decade of the 14th century, was the first private funerary monument to be erected inside the Genoese cathedral of San Lorenzo. This was an extraordinary privilege, granted only by virtue of the cardinal’s prestige and the family to which he belonged. After Giovanni Pisano’s tomb of Margherita of Brabant, it was the most imposing sculptural complex ever installed in a Genoese building during the Middle Ages. The author’s examination of the monument develops a line of research he has long pursued, and is conducted in the light of important findings in recent art–historical contributions. He discusses aspects of the organization of the workshop. He tries to quantify and understand the scale of the financial investment in the monument; appraise it in comparative terms; establish in greater precision the chronology of the realization of the monument; and especially to apportion the individual components of the sculptural programme to the different masters involved in the enterprise. The two main artists involved were both of Pisan formation: Lupo di Francesco and, perhaps, Bonaiuto di Michele. Their respective contributions are further elucidated in the catalogue, with a discussion of old attributions and new proposals.


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