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Il mosaico del monumento del cardinale Guillaume Durand nella chiesa di Santa Maria sopra Minerva a Roma. Indagini sulla tecnica d'esecuzione

  • Autores: Paola Pogliani
  • Localización: Bollettino d'arte, ISSN 0391-9854, Nº. Extra 1, 2009 (Ejemplar dedicado a: Arnolfo di Cambio. Il monumento del cardinal Guillaume De Bray dopo il restauro), págs. 255-262
  • Idioma: italiano
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • English

      Paola Pogliani and Maria Grazia Chilosi describe the restoration of another funerary monument, that of Cardinal Guillaume Durand, by Giovanni di Cosma, in Santa Maria sopra Minerva in Rome. Like the majority of funerary monuments of the 13th and 14th century, this too has suffered the dismantling, transfer and dispersion of its architectural components. The process of re–assembling the monument in the 17th century probably led to the loss of the lower part of the mosaic, the missing mosaic being integrated with fake mosaic in the form of painted plaster. It also led to a series of errors in the recomposition of the monument which profoundly altered the structure of the tomb. The monument was restored by Camillo Ceccarini in 1817 and again by Alfonso Stano in 1929, when the mosaic was consolidated and its lacunae reintegrated with tempera infills. The last restoration, completed in 2000, threw fresh light on the accomplished sculptural technique and the minuteness of the chiselling technique with which the sculptor cut the stone; significant traces of polychromy and gilding were also found. Particularly interesting is the restoration of the remaining part of the mosaic, to which its original polychromy was restored.

    • italiano

      Paola Pogliani e Maria Grazia Chilosi illustrano il restauro di un altro monumento funerario, quello del cardinale Guillaume Durand, di Giovanni di Cosma, in Santa Maria sopra Minerva a Roma. Come la gran parte dei monumenti funebri dei sec. XIII e XIV, ha anch’esso subito spostamenti e dispersioni dei propri elementi architettonici. Alle operazioni di rimontaggio seicentesco, vanno probabilmente attribuiti la perdita della parte bassa del mosaico, risarcita allora con intonaco dipinto a finto mosaico, e tutta una serie di errori nella ricomposizione che hanno profondamente alterato la struttura della tomba. Nel 1817 il monumento viene restaurato da Camillo Ceccarini e successivamente nel 1929 con il nuovo restauro di Alfonso Stano fu consolidato il mosaico e reintegrato con campiture a tempera. L’ultimo restauro, eseguito nel 2000, ha riportato in evidenza il raffinato lavoro di scultura realizzato con minuziosi intagli a scalpello; sono anche emerse consistenti tracce di policromia e doratura. Particolarmente interessante il restauro della parte rimanente del mosaico, cui è stata restituita la cromia originale.


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