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Tra Sansepolcro, Sabbioneta e Napoli: un primo contributo su Alessandro Alberti dal Borgo

  • Autores: Concetta Restaino
  • Localización: Bollettino d'arte, ISSN 0391-9854, Vol. 95, Nº. 7, 2010, págs. 53-77
  • Idioma: italiano
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • English

      Art historians have hitherto confused the personality of the painter Alessandro Alberti (b. Sansepolcro, 9 March 1551, d. Rome, 10 July 1596), recorded by sources and archival documents, with that of his brothers Cherubino (1553–1615) and Giovanni (1558–1601), well known decorators who were active between Central Italy and Rome in the last decades of the sixteenth century and rose to great fame during the pontificate of Clement VIII. The present contribution attempts to redress the balance by restoring his true identity to Alessandro, the eldest of the three brothers. After a period of apprenticeship in Rome, he was long active in the Kingdom of Naples and also at Sansepolcro, Sabbioneta and Rome. The finding of a signed painting at Piedimonte Matese (Caserta), datable to Alessandro’s last Neapolitan sojourn (1594–96), has enabled various drawings linked to its composition, hitherto attributed to his father Alberto or his brother Cherubino, to be restored to him. But especially it has enabled his hand to be recognized in the decorative cycles in which Alessandro was involved together with his brothers. On the basis of close correspondences with the Neapolitan altarpiece, the author confirms the leading role played by Alessandro in the decoration of the Galleria degli Antichi at Sabbioneta (1586–87), commissioned by Vespasiano Gonzaga – testified by documents but often placed in doubt – and is able finally to distinguish the parts attributable to the three brothers in the oratory of the SS. Crocifisso at Sansepolcro and in the sagrestia dei canonici in San Giovanni in Laterano at Rome. This latter cycle set the seal on the rise to prominence of the Alberti brothers on the Roman artistic scene and won Alessandro the esteem of Pope Clement VIII.

    • italiano

      La personalità del pittore Alessandro Alberti (Sansepolcro, 9 marzo 1551, Roma, 10 luglio 1596) ricordata da fonti e documenti d’archivio era stata finora confusa dagli storici dell’arte con quella dei fratelli Cherubino (1553-1615) e Giovanni (1558-1601), noti decoratori attivi fra l’Italia centrale e Roma negli ultimi decenni del Cinquecento, e assurti a grande fama durante il pontificato di Clemente VIII. Il saggio restituisce la sua identità ad Alessandro, il maggiore dei tre fratelli, il quale dopo un periodo di formazione a Roma, fu a lungo attivo nel Regno di Napoli e ancora a Sansepolcro, Sabbioneta, Roma. Il ritrovamento di un dipinto, firmato, a Piedimonte Matese (Caserta) databile all’ultimo soggiorno napoletano (1594-96) ha consentito di restituire all’artista diversi disegni, già attribuiti al padre Alberto o a Cherubino, riferibili alla composizione e soprattutto di riconoscere la sua mano nei cicli decorativi condotti insieme ai fratelli. Sulla base dei puntuali riscontri rilevati con la pala napoletana, viene confermato il ruolo principale svolto da Alessandro nella decorazione della Galleria degli Antichi di Sabbioneta (1586-87), su commissione di Vespasiano Gonzaga - segnalato dai documenti ma spesso posto in dubbio – e avviare il riconoscimento definitivo delle parti spettanti ai tre fratelli nell’oratorio del SS. Crocifisso di Sansepolcro e nella sagrestia dei canonici in San Giovanni in Laterano a Roma, ciclo quest’ultimo che venne a sancire il successo degli Alberti sulla scena artistica romana e che valse ad Alessandro la stima del pontefice Clemente VIII.


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