La passione del poeta italiano Gabriele D’Annunzio gli fece guadagnare l’appellativo di “estremo dei bibliomanti”. Molto famoso agli inizi del secolo scorso per la sua poetica roboante e la sua prosa decadente (e per il suo coinvolgimento nelle questione politiche dell’Italia), D’Annunzio collezionò e si prese cura dei suoi libri per tutta la vita, mostrando un’inclinazione degna di un vero bibliofilo. Questo articolo è un riassunto della sua attività come “estremo bibliomante”.
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