Partendo dall’analisi della quinta legge di Ranganathan (la biblioteca come organismo che cresce), l’autore giunge ad affermare che le biblioteche, storicamente, sono soggette a cambiamenti di tipo evolutivo ed è esattamente ciò che si sta verificando in quest’epoca di transizione al digitale. Molti bibliotecari temono che questo processo possa portare alla morte delle biblioteche: l’autore ammette che ciò è possibile ma sostiene altresì che questo destino possa essere impedito focalizzandosi e affidandosi ai consueti “oggetti” della biblioteca, i libri, e alla funzione culturale da sempre svolta da questa istituzione.
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