L’autore prende in esame un dipinto di anonimo olandese di inizio Seicento di cui analizza la struttura iconografica deducendo che l’immagine è stata probabilmente dettata da un prelato «di attenta cultura e prossimo alla cerchia papale».L’autore, muovendosi criticamente tra dimensione iconografica e testuale, individua un’immagine «mutante» che l’artista compone ricorrendo a una semplificazione, sobria ed elementare, di tipo naturalistico che riannoda suggestioni antiche e moderne. L’immagine dà forma e corpo ad una vera e propria omelia suggerita da un passo del Vangelo.
© 2001-2024 Fundación Dialnet · Todos los derechos reservados