Moving from the symbol of the soul as it is pictured in a Sixteenth Century edition of L’Acerba by Cecco d’Ascoli, in this work a number of testimonies of ‘fl ying beings’ are presented which served to show how the soul crosses a limes, an opening. This representation took sometimes the positive status of the symbol and some other time the negative one. Besides the association of the soul with animals which have wings by nature or with ‘fantastic winged animals’, Medieval and Humanistic literature has attributed wings to the soul also when it has represented it with human features. The literary and fi gurative imagery has thus become full of strange entities, monstra, portenta and hybrids which raise in order to go through the limes of elements (water, air, earth and fi re). Standing on a limit which it tries or has to surpass, the soul can be depicted as an ‘extraordinary’ being, out of the ordinary, a representation of a portentum or also of a monstrum. Apuleius is one of the most important classical sources. The rational soul, that has maintained the divine signs in the pagan culture as well as in the Christian one, pervaded itself with symbolic meanings every time assumed by the icons.
A partire dal simbolo dell’anima come raffi gurato in un’edizione cinquecentesca de l’Acerba di Cecco d’Ascoli, si offrono qui alcune testimonianze di ‘esseri volanti’ che si sono prestati a rappresentare l’anima che oltrepassa un limes, una soglia, a volte nella loro bona pars, a volte nella loro mala pars. Oltre ad associare l’anima ad animali che possiedono ali per natura o ad esseri alati immaginari, la letteratura medievale e rinascimentale ha dotato l’anima di ali anche quando l’ha raffi gurata con parvenze umane. L’immaginario si è perciò popolato di strani esseri, monstra, portenta ed ibridi che si alzano verso l’alto per attraversare il limes degli elementi (acqua, aria, terra e fuoco). Quando si trova su di una soglia che tenta di superare o che deve superare, l’anima può essere rappresentata da un essere straordinario, fuori dell’ordinario, fi gurazione di un portentum o di un monstrum. Una delle più importanti fonti classiche per la tradizione letteraria è Apuleio. L’anima razionale che ha mantenuto i segni del divino sia nella cultura pagana sia in quella cristiana, si è compenetrata con i signifi cati simbolici di volta in volta assunti dalle icone.
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