In questo articolo si discute la figura del globo terracqueo nella moneta romana, la cui rappresentazione si mantenne dal tempo repubblicano sino alla fine dell'impero e se analizza la interpretazione propia della società romana, per la quale esso rappresentava l'impero stesso. Questo veniva sentito come coincidente con il pianeta intero, in quanto si riteneva che oltre ai confini dei domini di Roma non ci fosse alcunché di importante. Il concetto della sfericità della Terra nello spazio era ben acquisito dalla cultura romana, e restò indiscusso sino a quando l'impero divenne cristiano e, per ragioni teologiche venne imposta l'idea che la terra fosse piatta.
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