1. Le " ragioni della riforma ". - 2. Contradizzioni e lacune della proposta " separazione delle carriere ". - 3. Caduta la " separazione delle carriere ", cade anche la progettata divisione del Consiglio Superiore della Magistratura. - 4. Autoconfutazione del progettato inquadramento del pubblico ministero come " Ufficio ". - 5. Attentati della maggioranza parlamentare all' independenza dei pubblici ministeri. - 7. L' inappellabilità delle pronunce di proscioglimento già " cassata " dalla Corte Costituzionale.
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