Agire educativo e pluralismo metodologico in prospettiva etnografica

• Autores: Epifanio Erdas
• Localización: Revista europea de etnografía de la educación, ISSN 1645-8699, Nº. 7-8, 2009-2010, págs. 231-239
• Idioma: italiano
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• Resumen

  • Emerge qui la differenza tra le cose che si pensano ma non si fanno e quelle che non si possono pensare se non facendole. È nello spazio che distingue queste due tipologie di �idee� che si può elaborare quel genere di �conoscenza� che produce il �sapere professionale�. L�agire educativo si viene così a configurare come il fare educazione in questo spazio, sciogliendo la distinzione tra l�astrazione progettuale e la presa d�atto delle attività pratiche � ovvero tra fare cose pensate e pensare cose fatte. Gli attori di tale agire, pertanto, analizzano ed interpretano le cose fatte nel contesto dell�azione, così realizzando un�esperienza (pratica) che si allarga quanto più risulti pensata (sia in termini di progettualità educativa � recuperando le �cose che si pensano ma non si fanno� � che in termini di valutazione critica della pratica scolastica � recuperando le �cose che non si possono pensare se non facendole�). È l�agire educativo, allora, che riesce a cogliere il senso degli �argomenti pratici� che sostanziano l�azione dei soggetti, vale a dire quelle catene di ragionamenti che � orientandosi verso un determinato stato finale (obiettivi) e negoziando forme di adattamento con le condizioni empiriche e situazionali � costituiscono la connotazione teorica della prassi educativa..