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La Compagnia del Gesù nel secondo settecento

  • Autores: Niccolò Guasti
  • Localización: Societá e storia, ISSN 0391-6987, Nº. 134, 2011, págs. 661-672
  • Idioma: italiano
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • Nel corso degli ultimi decenni il panorama storiografico relativo alla Compagnia di Gesù in età moderna ha conosciuto un profondo rinnovamento. Al ribaltamento del vecchio cliché liberale che assegnava anche ai gesuiti la responsabilità di aver ostacolato la libertà di pensiero e lo sviluppo di una matura cultura scientifica, ha fatto seguito un rinnovato interesse per le strategie culturali messe in atto dai gesuiti nel corso del XVIII secolo, in particolare nei confronti dei Lumi. A questo riguardo è stato sottolineato che durante il settecento si rendono ben visibili, all'interno dell'ordine, almeno due "anime": un settore più conservatore, impegnato nella strenua difesa dell'ortodossia cattolica contro gli eretici e i miscredenti; e un settore dinamico e dialogante, sostenitore anche in ambito culturale dello "spirito d'adattamento", che si prefiggeva di ricomporre le fratture filosofiche e le nuove sfide epistemologiche, riconducendole nell"alveo della tradizione cattolica. La volontà di "cristianizzare" i Lumi, anche attraverso la sistematica occupazione dei luoghi della sociabilità settecentesca, non si interruppe neppure a seguito della soppressione canonica del 1773. Anche la lunga fase che condusse alla restaurazione dell'ordine (1793-1814) deve essere collegata al contesto coevo: il vivace dibattito sull'identità della nuova Compagnia in rapporto a quella antica si collocò durante la polarizzazione del clima politico-ideologico innescata dalla Rivoluzione francese e dai regimi napoleonici


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