I colori che contrassegnano le facce del Lucifero dantesco non sono tre ma quattro, poiché «tra bianca e gialla» designa aristotelicamente un colore composto che sembra ma non è. In realtà Dante usa un noto schema tetracromatico di origine pagana che informa tutta l'epistemologia del passato; è altresí altamente probabile, per non dire sicuro, che Dante conosca il Pastore di Erma, l'unico testo di tutta la tradizione europea che riferisce «i quattro colori» a un monstrum soprannaturale. Ciò getta qualche luce sui rapporti del Pastore con la cultura pagana, ma soprattutto pone inquietanti problemi teologici e psicologici che riguardano il trinitarismo di Dante e il dogma stesso della Trinità.
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