Sedici anni dopo il mio studio su «I primi testi ciprominoici e l'eteociprio», Athenaeum 34, 1953, pp. 3-38, con la publicazione di RS 20.25 in Ugaritica VI e d'altra parte con quella del cilindro e di due ricche serie di palline iscritte d'Encomi E. e O. Masson hanno radicalmente cambiato la situazione nel campo della documentazione delle scritture ciprominoiche, in cui ci hanno già insegnato a distinguere almeno tre filoni differenti.
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