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Resumen de La scrittura di Volponi tra natura e storia

Alfredo Luzi

  • La scrittura di Volponi presenta una costante contiguità tra poesia e narrativa, evidente fin dalle prime opere poetiche come Il Ramarro (1948) e ancora riscontrabile nelle pagine dell�ultimo romanzo La strada per Roma (1991). Essa testimonia la crisi di un linguaggio novecentesco, ormai esausto dopo l�esperienza ermetica e sempre più ambiguo, vischioso, torbido nella sua densità semiotica. Ne è conferma l�adozione di titoli la cui polisemia è accentuata dall�uscita attributiva in -ale , così frequente nelle opere dell�urbinate (Memoriale , La macchina mondiale, Corporale, Sipario ducale, Foglia mortale, Le mosche del capitale, Nel silenzio campale). E se in Memoriale si intreccia il senso di una biografia ricostruita sul filo della memoria con quello di un documento-denuncia trascritto da chi si sente sotto processo,nella Macchina mondiale convive l�idea di un congegno con quella, di estrazione seicentesca,di un progetto cosmico evidenziato da una rappresentazione teatrale. In Corporale, invece,il riferimento a tutto ciò che è organico, che appartiene alla fisicità animale, si depura nella sacralità mistica che il lemma simbolizza nella liturgia cattolica, mentre nell�aggettivo campale convergono i concetti di spazialità, figuralità e conflittualità. Nell�insieme dei titoli si può, d�altro canto, leggere la configurazione di una sequenza ritmico-musicale.


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