L'aceas della Spagna come potenza continentale tra la fine del XV e il principio del XVI secolo compartó una modifica lenta ma profonda della precezione della sua cultura e la sua civiltá da parte degli intellettuali italiani. Altraverso le opere di Giovanni Pantano, Tristano Caracciolo e Antonio Galateo, tre dei maggiori umanisti dell'Italia meridionale, é posaibile osservare le preoccupazioni per i cambiamenti che comportava u creacente potere e il dominio della Spagna in Europa.
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