Processo Penale e GiustiziaISSN 2039-4527
G. Giappichelli Editore

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Rassegna bibliografica (di Marilena Colamussi)


Menna, Il processo penale monofasico, Torino, Giappichelli, 2020, pp. 1-144. Il volume nasce da una particolare intuizione dell’Autore che propone un modello, quello monofasico, utile a recuperare i valori del giusto processo, come metodo, punto di partenza e di arrivo per fronteggiare le sempre più numerose criticità che affliggono il sistema processuale. L’intento è quello di tracciare linee guida per proporre una risposta alternativa che, estranea al furore riformista dei nostri giorni, possa rappresentare un significativo spunto di riflessione per soluzioni non affrettate bensì fondate sui binari delle garanzie fondamentali. La caratteristica principale della monofasicità è rappresentata dall’abolizione delle fasi, alla quale consegue una continuità ricostruttiva tra indagini e prove. In tale prospettiva riformista, spicca la rinnovata visione della dialettica investigativa finalizzata ad introdurre, per la prima volta, un “contraddittorio investigativo” e a recuperare la terzietà del giudice per le indagini preliminari. Inedita anche la figura del “garante”, quale soggetto investigante, in aggiunta al pubblico ministero, per conseguire la “dialettizzazione” delle indagini. Il profilo delineato è quello di un soggetto pubblico, indipendente ed inamovibile come un magistrato, eventualmente selezionato dalla categoria dei giudici per le indagini, che istituzionalmente dovrebbe svolgere un ruolo di parte (con conseguente incompatibilità ad essere giudice nello stesso processo) e, in quanto tale, deputato ad introdurre elementi a discarico della persona sottoposta alle indagini. Il “garante” entra in gioco per parte­cipare attivamente allo svolgimento dell’attività investigativa disposta dal pubblico ministero, ad esem­pio negli accertamenti dichiarativi mediante osservazioni e rilievi sulla frazione dell’atto d’in­da­gine condotto dall’organo del­l’ac­cusa, sempre a patto che preservi una propria frazione acquisitiva a completamento dell’inve­sti­gazione. Tra i pregi della monofasicità, l’eliminazione dei molti snodi processuali che dilatano a dismisura i tempi del processo e comportano la perenne violazione del principio costituzionale della ragionevole durata. In questo contesto, l’Autore conserva uno sguardo vigile e mirato a blindare le garanzie difensive da qualsiasi attentato derivante dalla mancanza di concentrazione del giudizio probatorio in situazione di continuità ricostruttiva, sanato con l’elaborazione di un sistema di “pubblicità successiva”. Lo studio rappresenta un appello rivolto ai tecnici del diritto, innanzitutto, in ordine alla necessità di meditare sui fattori che attualmente causano l’inefficienza e, per molti versi, l’inefficacia del rito [continua..]

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