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Pietro Vannini´s Processional Cross

    1. [1] Istituto di Restauro Delle Marche I.R.M., Academy of Fine Arts of Macerata
  • Localización: Eviterna, ISSN-e 2530-6014, Nº. 7 (marzo), 2020, págs. 148-166
  • Idioma: inglés
  • Títulos paralelos:
    • La Croce Processiva di Pietro Vannini
  • Enlaces
  • Resumen
    • italiano

      Al giorno d’oggi Pietro Vannini è considerato uno dei più grandi orafi italiani del XV secolo. Egli è stato in grado di equilibrare caratteristiche tradizionali del gusto tardo-gotico con i nuovi elementi tipici dell’arte Rinascimentale; ha infatti realizzato vari ostensori, croci e reliquiari che sono ancora oggi visibili in musei e chiese di notevole importanza. Tuttavia, questo articolo si focalizza su una delle sue creazioni meno famose, una croce processionale esposta presso il Museo Diocesano di Osimo. Questo manufatto non è stato documentato in maniera adeguata in passato, nonostante la sua importanza, e ciò ha causato disorientamento su questioni riguardanti la sua origine e iconografia. Molte sono le ipotesi sulla sua data di manifattura, tra queste si distingue lo studioso Clerici che colloca la realizzazione della croce verso la fine del XV secolo. È inoltre complessa sia l’analisi che l’identificazione dal punto di vista iconografico delle figure che adornano la croce. Lo scopo di questo articolo è quello di chiarire le vicende legate alla croce e di evidenziare la sua importanza. L’articolo si propone di analizzare le origini della croce e di delineare una approfondita analisi stilistica e iconografica che muove dagli studiosi Gori, Fanciulli e Montevecchi (una dei più grandi studiosi di Vannini); infine, si analizzano i vari restauri effettuati sull’opera, alcuni commissionati dal cardinale Spada e dal cardinale Compagnoni, e altri che non sono stati documentati, ma che possono essere dedotti dai cambiamenti che hanno portato al manufatto e dalle numerose descrizioni effettuate in vari periodi storici.

    • English

      Nowadays, Pietro Vannini is considered one of the most skilled 15th- century Italian goldsmiths. He was able to harmonize stylistic features of the late Gothic tradition with the new elements typical of the Renaissance art. Indeed, he realised various monstrances, crosses and reliquaries that are still displayed in important museums and churches. Yet, this article focuses on one of his less famous creations, a processional cross displayed at the Diocesan Museum of Osimo. The artefact has not been adequately documented in the past, despite its relevance, and this has caused confusion on its origin and iconography. Various are the hypothesis on the date of its origin, among them the one from scholar Clerici assigns the cross to the late fifteenth century. Moreover, complex is the analysis and identification of the figures that decorate the cross from the iconographical point of view. Therefore, the aim of this paper is to clarify the story of the cross and to underline its relevance. The article starts from the origin of the cross along with a stylistic and iconographic in-depth analysis, where scholars such as Gori, Fanciulli and Montevecchi (one of the best scholars of Vannini) express their views. Then proceeds to a focus on the several restorations the piece has undergone, from those mandated by bishop Spada and bishop Compagnoni, to the campaignsthat have not been documented, yet can be inferred from the changes they brought to the artefact and its various descriptions throughout different periods in history.


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