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Le donne di Ostia come proprietarie di immobili e schiavi

  • Autores: Christer Bruun
  • Localización: Mélanges de l'Ecole française de Rome. Antiquité, ISSN 0223-5102, Vol. 130, Nº. 2, 2018, págs. 387-393
  • Idioma: italiano
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  • Resumen
    • italiano

      Si studiano tre aspetti della capacità delle donne di Ostia di possedere beni mobili e immobili durante l’epoca imperiale. Nel passato gli studiosi hanno presentato stime della percentuale delle ricchezze in mano alle donne nel mondo romano che variano, all’incirca dal venti al quaranta per cento del totale. Ad Ostia, la nostra ricerca si concentra sulla presenza delle donne fra le persone che hanno l’autorità di cedere spazio funerario, sulla frequenza con cui le donne fanno parte di coloro che godono di un condotto idrico privato che preleva acqua dalla rete pubblica (e che sono quindi proprietarie di immobili), e sulla percentuale delle donne fra i proprietari di schiavi e fra i patroni di liberti e liberte. Tutte e tre queste tematiche sono infatti state trascurate nei precedenti studi. Per contestualizzare i risultati, vengono presentati i numeri corrispondenti per Roma, e da ciò risulta che l’impatto delle donne è considerabilmente più forte ad Ostia. La loro presenza fra i proprietari ostiense è più vicina al quaranta che al venti per cento.

    • English

      The women of Roman Ostia as owners of real estate and slaves. This paper investigates three aspects of female property ownership at Ostia during the Principate. In the past, scholars’ estimate of how much of the wealth in the Roman world was in the hands of women have varied between c. twenty and c. forty per cent. At Ostia, the investigation focuses on the extent to which women assigned burial plots, how often women can be found among those who were allowed to draw water from the public supply net via a private conduit (which indicates ownership of real estate), and the presence of women among the owners of slaves and among the patrons of freedmen. None of these aspects have previously received proper attention. Results from a similar investigation carried out in Rome is presented in order to contextualize the Ostian results. Female ownership proves to be much more common at Ostia than at Rome, closer to forty than to twenty per cent of the total.


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