Pietro Putomorsi (detto anche Pietro Lunense), un personaggio che ebbe notevole importanza alla corte papale nella prima metà del Quattrocento, si dedicò in gioventù anche all'attività letteraria: a lui si devono un poemetto in distici su modello ovidiano intitolato Complanctus Fedre, scritto nel 1414 e conservato nel manoscritto Wien, ÖNB 209 [recte 210], e un componimento in esametri (inc.: Qui colitis pia templa) scritto nel 1417 in occasione dell'elezione papale di Martino V e conservato nel manoscritto Vat. lat. 5167. Entrambe le opere vengono pubblicate per la prima volta, in edizione critica, con commento letterario e individuazione delle fonti classiche.
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