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La “mélodie de l’esprit” dei Frères corses come “voce acusmatica”: musica e effetto dal mélodrame al cinema

    1. [1] University of Milan

      University of Milan

      Milán, Italia

  • Localización: Trans : Transcultural Music Review = Revista Transcultural de Música, ISSN-e 1697-0101, Nº. 18, 2014 (Ejemplar dedicado a: Special Issue: Vocal Performance: New Perspectives in the Study of Vocal Music)
  • Idioma: italiano
  • Enlaces
  • Resumen
    • Anche se nel famoso libro di Peter Brooks (The Melodramatic Imagination, New Haven, CT: Yale University Press, 1976; ristampato nel 1995) si parla solo di passaggio e in modo alquanto impreciso di musica, sono numerosi gli studi musicologici che negli ultimi vent'anni si sono ad esso richiamati per attirare l'attenzione sull'importanza del mélodrame nel teatro (musicale e non) ottocentesco. Il mio articolo, all'interno di questo quadro, cercherà di esaminare la presenza della musica di scena nel mélodrame come una voce spesso invisibile, ma drammaturgicamente e narrativamente attiva. Il caso di studio prescelto riguarda un mélodrame francese (Les frères corses, 1850) che ebbe un enorme successo sulle scene anglosassoni e la cui "ghost melody" può essere considerata una tipica "voce melodrammatica".


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