L'articolo illustra gli ultimi sviluppi degli studi italiani sugli apprestamenti cultuali in ambito domestico. Essi si sono concentrati prevalentemente sulle evidenze di Pompei ed Ercolano, ma alcuni studi molto recenti hanno cercato di estendere questo modello di lettura, basato sugli indicatori di cultualità, anche alla Gallia Cisalpina. Qui, tuttavia, la scarsa conservazione delle strutture e delle planimetrie e la dispersione dei pur numerosi arredi mobili (arule, piccole sculture delle divinità) che compongono le collezioni museali impedisce la ricomposizione dei contesti e la ricostruzione del sistema religioso che si incardinava negli spazi domestici. Parole chiave: sacra privata, Pompei, Ercolano, Gallia Cisalpina. Journée d'études « Les cultes domestiques dans l'Occident romain »
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