Lina Bolzoni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Lina Bolzoni

Lina Bolzoni (Soresina, 11 gennaio 1947) è una critica letteraria, storica della letteratura e politica italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Impegnata fin da giovane in politica nel Partito Comunista Italiano, alle elezioni regionali toscane 1980 è stata eletta nella circoscrizione di Pisa con 1.750 preferenze; in Consiglio regionale è stata segretaria della commissione Cultura fino a dicembre 1982, quando si dimette.

Ha compiuto gli studi alla Scuola Normale Superiore di Pisa, dove poi è stata docente di Letteratura italiana dal 1997. Ha collaborato, nel corso della sua carriera, con numerose università in Francia e negli Stati Uniti d'America (tra esse la UCLA, la New York University, e la Harvard University). Ha vinto il Premio Brancati 2002 per la saggistica con La rete delle immagini[1] e il premio speciale del presidente al Premio Viareggio dello stesso anno.[2] Nel 2019 ha vinto il Premio De Sanctis per un saggio innovativo. Fa parte del consiglio scientifico dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana, è socia nazionale della Accademia dei Lincei e fellow della British Academy. Dirige presso la casa editrice Pacini Fazzi di Lucca la collana di testi e studi rinascimentali "Morgana".

Fra i suoi libri, si segnalano La stanza della memoria (Torino, Einaudi, 1995), che è stato tradotto in diverse lingue; La rete delle immagini. Predicazione in volgare dalle origini a Bernardino da Siena (Torino, Einaudi, 2002), tradotto in inglese; Poesia e ritratto nel Rinascimento, (Bari, Laterza, 2008); Il cuore di cristallo. Ragionamenti d'amore, poesia e ritratto nel Rinascimento (Torino, Einaudi, 2010), ll lettore creativo. Percorsi cinquecenteschi fra memoria, gioco, scrittura (Napoli, Guida, 2012) e Una meravigliosa solitudine. L'arte di leggere nell'Europa moderna (Torino, Einaudi, 2019).

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • L'universo dei poemi possibili. Studi su Francesco Patrizi da Cherso, Roma, Bulzoni, 1980.
  • L. Bolzoni-Marcella Tedeschi, Dalla scapigliatura al verismo, Bari, Laterza, 1981.
  • La stanza della memoria. Modelli letterari e iconografici nell'età della stampa, Collana Saggi n.797, Torino, Einaudi, 1995, ISBN 978-88-06-13762-5.
  • La rete delle immagini. Predicazione in volgare dalle origini a Bernardino da Siena, Collana Saggi, Torino, Einaudi, 2002, ISBN 978-88-06-15011-2.
  • Poesia e ritratto nel Rinascimento, a cura di F. Pich, Bari, Laterza, 2008, ISBN 978-88-420-8487-7.
  • Il cuore di cristallo. Ragionamenti d'amore, poesia e ritratto nel Rinascimento, Collana Saggi n.914, Torino, Einaudi, 2010, ISBN 978-88-06-18828-3.
  • Il lettore creativo. Percorsi cinquecenteschi fra memoria, gioco, scrittura, Napoli, Guida, 2012, ISBN 978-88-6666-177-1.
  • L'Orlando Furioso nello specchio delle immagini, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 2014.
  • L. Bolzoni-Mino Gabriele, Immagini simboliche e metamorfosi di idee, Booktime, 2017, ISBN 978-88-6218-297-3.
  • Una meravigliosa solitudine. L'arte di leggere nell'Europa moderna, Collana saggi, Torino, Einaudi, 2019, ISBN 978-88-06-23359-4.
  • Nel giardino dei libri, Roma, Mauvais livres, 2023

Curatele[modifica | modifica wikitesto]

  • Tommaso Campanella, Opere letterarie, Torino, UTET, 1977.
  • Lina Bolzoni, Pietro Corsi (a cura di), La cultura della memoria, Bologna, Il Mulino, 1991.
  • Giulio Camillo, L'idea del theatro, Palermo, Sellerio, 1991.
  • Tullio Pericoli. Opera incisa, Lubrina-LEB, 2014, ISBN 978-88-7766-520-1.
  • Giulio Camillo, L'idea del theatro con L'idea dell'eloquenza, il De Transmutatione e altri testi inediti, Milano, Adelphi, 2015, ISBN 978-88-459-2982-3.
  • (EN) The Italian Renaissance in the 19th Century. Revision, Revival, and Return, edited by L. Bolzoni and Alina Payne, Officina Libraria, 2018, ISBN 978-88-99765-49-1.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Albo d'oro premio Brancati, su comune.zafferana-etnea.ct.it. URL consultato il 14 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2019).
  2. ^ Premio letterario Viareggio-Rèpaci, su premioletterarioviareggiorepaci.it. URL consultato il 9 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2014).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN68946484 · ISNI (EN0000 0001 0911 9241 · SBN CFIV054945 · BAV 495/94609 · LCCN (ENn80116892 · GND (DE14273019X · BNE (ESXX1723496 (data) · BNF (FRcb120381306 (data) · J9U (ENHE987007435164505171 · NSK (HR000157612 · NDL (ENJA01107545 · CONOR.SI (SL73497443 · WorldCat Identities (ENlccn-n80116892