Skip to main content

Marco Carmello

  • Marco Carmello is Associate Profesor at Complutense University of Madrid, his research fileds are: theory of literatu... moreedit
Sono raccolti in questo volume saggi che affrontano le varie declinazioni della presenza del mito nell'esperienza complessiva di scrittura di Elsa Morante da prospettive teoriche e critiche differenti. Mettendo al centro la distinzione... more
Sono raccolti in questo volume saggi che affrontano le varie declinazioni della presenza del mito nell'esperienza complessiva di scrittura di Elsa Morante da prospettive teoriche e critiche differenti. Mettendo al centro la distinzione fra mito, mitologia e demitizzazione si cerca di andare al cuore dell'interpretazione della scelta realistica e insieme mitica delle creazioni della grande scrittrice. Chiude il libro una prosa lirica e testimoniale di Gabriella Sica. Il volume rientra nei progetti di studio del gruppo di ricerca internazionale Harpocrates.
Research Interests:
Le pagine che seguono intendono essere un primo approccio al Discorso dell'ombra e dello stemma, l'opera forse più densa di Giorgio Manganelli. A partire dall'originale uso che l'autore fa dell'allegoria degli scacchi, della quale sono... more
Le pagine che seguono intendono essere un primo approccio al Discorso dell'ombra e dello stemma, l'opera forse più densa di Giorgio Manganelli. A partire dall'originale uso che l'autore fa dell'allegoria degli scacchi, della quale sono definiti gli immediati precedenti letterari e filosofici, si passa a discutere lo spazio della negatività come proprio della letteratura attraverso l'analisi di tre particolari "figure": il capro saltante, il redattore di epitaffi e il Moloch.
Lo scopo del presente articolo è quello di presentare la discussione sorta fra Emil Staiger e Martin Heidegger in occasione della lettura della conferenza di Staiger Die Kunst der Interpretation presso l'ateneo di Friburgo in Brisgovia il... more
Lo scopo del presente articolo è quello di presentare la discussione sorta fra Emil Staiger e Martin Heidegger in occasione della lettura della conferenza di Staiger Die Kunst der Interpretation presso l'ateneo di Friburgo in Brisgovia il 16 novembre del 1950. Dopo aver definito lo sfondo storico e teorico della conferenza di Staiger, si procede ad un'analisi del testo della conferenza stessa e del breve epistolario che sviluppa la polemica con Heidegger riguardo l'interpretazione del verso finale di Auf eine Lampe di Mörike.
The aim of this note is to analyse Gadda’s Giornale di campagna, first part of the Giornale di guerra e prigionia (War and imprisonment journal) looking for the founding elements of Gadda’s political thought. The note investigates... more
The aim of this note is to analyse Gadda’s Giornale di campagna, first part of the Giornale di guerra e prigionia (War and imprisonment journal) looking for the founding elements of Gadda’s political thought. The note investigates the Giornale in order to explain Gadda’s political opinions also in the framework of Giorgio Agamben’s theory of bare life. Key Words: First World War – Journal – Bare Life
This paper aims at defining the newsgroup as textual type. The textual definition of the newsgroup needs a special attention to anaphora and cataphora. The anaphora acts like a cohesive mechanism (see Conte, 1988/99), whereas the... more
This paper aims at defining the newsgroup as textual type. The textual definition of the newsgroup needs a special attention to anaphora and cataphora. The anaphora acts like a cohesive mechanism (see Conte, 1988/99), whereas the cataphora is a mean for ordering the newsgroup « rhematic space ». We are only interested in determining the connectness function (Petőfi, 2004) of these two phoric mechanisms into the newsgroup textual type. 1 Une note terminologique préliminaire nous semble nécessaire : nous emploierons, sans l’indiquer par aucun expédient graphique (guillemets ou caractères italiques) le terme quoting (de to quote, « citer, mettre entre guillemets »), pour indiquer le mécanisme particulier de citation utilisé par les utilisateurs du newsgroup dans la constitution du texte. L’emploi de ce terme est dû à la spécificité du mécanisme, spécificité que le mot « citation » ne rendrait pas car il manque à ce dernier la spécialisation sémantique nécessaire, indiquant un macro-phé...
The short novel Giovanni Episcopo represents an exception in d'Annunzio's fictional production. The beginning and the end of this work are particularly relevant for their innovative technique that points out a deep authorial engagement in... more
The short novel Giovanni Episcopo represents an exception in d'Annunzio's fictional production. The beginning and the end of this work are particularly relevant for their innovative technique that points out a deep authorial engagement in literary experimentation. Critics discussed the innovative attitude of Giovanni Episcopo and its importance for a complete understanding of d'Annunzio's production. In this article we are going to discuss this work analysing its textual thresholds to demonstrate its relevance for the authorial searching of new expressive ways.
Recensione alla monografia di P. L. Ladròn de Guevara "Marisa Madieri. Immagini di una biografia"
t In our paper we will discuss the relation between Carlo Michelstaedter’s thought and the social-politic structure of the late Austro-Hungarian empire. We try to demonstrate that in the Michelstaedter’s philosophical work the deepest... more
t In our paper we will discuss the relation between Carlo Michelstaedter’s thought and the social-politic structure of the late Austro-Hungarian empire. We try to demonstrate that in the Michelstaedter’s philosophical work the deepest sense of the fall of Habsburgs monarchy becomes clear assuming a meta-historical value. Due to his peripheral origin Michelstaedter could interpret in an original way the cultural, anthropological and social causes that combined to bring about the crisis of the double-headed monarchy. In our discussion we will refer to the Tatossian’s assumption that the psychoanalysis, and above all the central psychoanalytic structure of Oedipus complex, represents an useful anthropological description of the late Austro-Hungarian society.
Analisi dell'opera morselliana fra strutture visuali e strutture testuali.
t In our paper we will discuss the relation between Carlo Michelstaedter’s thought and the social-politic structure of the late Austro-Hungarian empire. We try to demonstrate that in the Michelstaedter’s philosophical work the deepest... more
t In our paper we will discuss the relation between Carlo Michelstaedter’s
thought and the social-politic structure of the late Austro-Hungarian empire. We try
to demonstrate that in the Michelstaedter’s philosophical work the deepest sense of
the fall of Habsburgs monarchy becomes clear assuming a meta-historical value.
Due to his peripheral origin Michelstaedter could interpret in an original way the
cultural, anthropological and social causes that combined to bring about the crisis of
the double-headed monarchy. In our discussion we will refer to the Tatossian’s
assumption that the psychoanalysis, and above all the central psychoanalytic
structure of Oedipus complex, represents an useful anthropological description of
the late Austro-Hungarian society.
Primo abbozzo di un''analisi della condizione linguistica di Wilcock.
L'articolo affronta i problemi strutturali de "Il mondo salvato dai ragazzini", opera che suscita intensi problemi critici.
semestrale di letteratura e altre scritture anno XX, numero 39 gennaio-giugno duemiladiciannove in collaborazione con Mario Adda Editore incroci 39 incroci semestrale di letteratura e altre scritture anvur: rivista scientifica di Area 10... more
semestrale di letteratura e altre scritture anno XX, numero 39 gennaio-giugno duemiladiciannove in collaborazione con Mario Adda Editore incroci 39 incroci semestrale di letteratura e altre scritture anvur: rivista scientifica di Area 10 (Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche)
The aim of this article is to discuss the logic of the literary genre of alternate history. In the first section we introduce the problem of alternate history and its connection with the truth and the lie; here we try to determine a... more
The aim of this article is to discuss the logic of the literary genre of alternate history. In the first section we introduce the problem of alternate history and its connection with the truth and the lie; here we try to determine a strong relation between the semantic definition of this genre and the liar paradox. In the second section we will define a short semantics for the lie. In the third section we define the general characteristics of alternate history, and finally, in the fourth section, we will examine an example belonging to this genre: the Morsell's novel Contropassato prossimo: Un'ipostei retrospettiva (Past Conditional: A retrospective Hypothesis).
• Lo scopo del presente articolo è quello di stabilire una connessione fra il pensiero estetico di Adorno e quello di Nietzsche passando attraverso lo sviluppo della nozione di barocco. Il concetto di barocco viene analizzato nella sua... more
• Lo scopo del presente articolo è quello di stabilire una connessione fra il pensiero estetico di Adorno e quello di Nietzsche passando attraverso lo sviluppo della nozione di barocco. Il concetto di barocco viene analizzato nella sua origine nietzschiana e nel suo sviluppo da parte di storici dell'arte come Wölfflin e Riegl. Viene quindi considerata la critica di Adorno a questa concezione del barocco, che egli considera un vero e proprio abuso concettuale. Il testo rappresenta l'inizio di una più vasta ricerca sul concetto di barocco nel periodo compreso fra fine Ottocento e fine Novecento. Abstract • The aim of this article is to determine a relation between Adorno's and Nietzsche's aesthetical thoughts by defining the category of baroque. We shall analyse the Nietzschean origin of this category and its development by art historian such as Wöllflin and Riegl. We shall discuss the Adorno's criticizing of this conceptual definition , which he considers a real conceptual abuse. The text is also the beginning of a more extended research on the concept of baroque during the period from the end of 19 th century to the end of the 20 th .
Abstract • Questo lavoro intende tracciare le prime linee di sviluppo di una possibile teoria kantiana della letteratura. Le prime tre sezioni saranno dedicate alla discussione della Kritik der Urteilskraft (Critica del giudizio), la... more
Abstract • Questo lavoro intende tracciare le prime linee di sviluppo di una possibile
teoria kantiana della letteratura. Le prime tre sezioni saranno dedicate alla discussione
della Kritik der Urteilskraft (Critica del giudizio), la quarta discuterà brevemente i tre
temi riportati dal titolo in relazione a tre differenti autori: Sterne, Stendhal e Gombrowicz.
Parole chiave • Apparente; Vuoto; Simulacro; Kant; Estetica

Abstract • The aim of this work is to define a possible development of a Kantian
theory of literature. In the sections from one to three we shall discuss some aspects
of Kant’s Kritik der Urteilskraft (Critique of Judgment), and in the fourth section we shall
shortly discuss the three themes quoted in the title in relation to three authors:
Sterne, Stendhal and Gombrowicz.
Keywords • Phenomenological Appearance; Emptiness; Simulacrum; Kant; Aesthetics
Abstract • In quest’articolo viene analizzato il concetto di barocco presentato da Carlo Emilio Gadda nella nota che accompagna il testo del suo ultimo romanzo: La cognizione del dolore. Si mette in relazione la peculiare posizione... more
Abstract • In quest’articolo viene analizzato il concetto di barocco presentato da
Carlo Emilio Gadda nella nota che accompagna il testo del suo ultimo romanzo: La
cognizione del dolore. Si mette in relazione la peculiare posizione teorica dell’autore
col pensiero di Eugenio d’Ors e di Walter Benjamin, con lo scopo di dimostrare
l’originalità dell’approccio gaddiano al barocco.
Parole chiave • Barocco; Gadda; Benjamin; d’Ors; Cosalità

Abstract • In this paper I shall analyze the concept of Baroque as it is defined by Carlo
Emilio Gadda in the note which goes with his last novel: Acquainted with Grief. Our
aim is to demonstrate the originality of Gadda’s approach to the Baroque connecting
his peculiar theoretical opinion with the thought of Eugenio d’Ors and Walter Benjamin.
Keywords • Baroque; Gadda; Benjamin; d’Ors; Thingness
In quest'articolo si analizza la fase finale della produzione letteraria di Antonio Pizzuto, prendendo in considerazione Ultime e Penultime. Tenendo conto del particolare sperimentalismo linguistico di quest'autore, ci si con-centra sulla... more
In quest'articolo si analizza la fase finale della produzione letteraria di Antonio Pizzuto, prendendo in considerazione Ultime e Penultime. Tenendo conto del particolare sperimentalismo linguistico di quest'autore, ci si con-centra sulla struttura linguistica analizzando, da un punto di vista sintattico, pragmatico e retorico la sua produzione, proponendo così un'interpretazione testuale che intende spiegare le ragioni poetologiche dell'opera pizzutiana. L'articolo si chiude con un'analisi microtestuale di Dall'Ombra (dall'opera Ultime e Penultime) a riprova della ricerca proposta. Abstract The article analyzes the last stage of Antonio Pizzuto writing activity with a particular reference to Ultime e Penultime. Starting from the Pizzuto's linguistic sperimentalism, the article aims to analyze the authorial production from a sytactic, pragmatic and rhetoric point of view and reaches to a textual interpretation of the poetic reasons that inspire the Pizzuto's writing. Finally, a micro-textual analysis of Dall'Ombra (from Ultime e Penultime) gives some proofs in accordance with our research.
This article discusses the importance of the Wittgenstein’s thought for the definition of the model of the “mythological machine” in Jesi’s work. We focus particularly on the two articles written by Jesi on Wittgenstein in 1972 and 1977.
Lo scopo del presente articolo è quello di analizzare l'interpretazione del pensiero di Carlo Mi-chelstaedter offerta da Gianni Carchia. Discutendo l'approccio di Carchia alla filosofia di Mi-chelstaedter, sottolineeremo alcuni passaggi... more
Lo scopo del presente articolo è quello di analizzare l'interpretazione del pensiero di Carlo Mi-chelstaedter offerta da Gianni Carchia. Discutendo l'approccio di Carchia alla filosofia di Mi-chelstaedter, sottolineeremo alcuni passaggi problematici, come la relazione fra lingua e retorica o quella fra vita ed essere. In conclusione, cercheremo di definire la complessa relazione erme-neutica che Gianni Carchia intrattiene col testo di Michelstaedter. Parole chiave Linguaggio, persuasione, imperativo, essere, retorica. Contatti macarmel@filol.ucm.es 1. Introduzione Gianni Carchia ha dedicato alcune sue pagine alla filosofia di Carlo Michelstaedter, a par-tire da una breve segnalazione in tedesco del 1978, Zur Physiognomie von Carlo Michelstaedter, seguita alla nota in italiano apparsa nel 1981, Linguaggio e mistica in Carlo Michelstaedter, fino a giungere al secondo capitolo della prima parte de La retorica del sublime, intitolato "Tra-gedia e persuasione. Nota su Carlo Michelstaedter"; a questi interventi vanno ad aggiun-gersi anzitutto la relazione Beneficio e persuasione in Carlo Michelstaedter, 1 letta al convegno Carlo Michelstaedter: il coraggio impossibile, celebratosi a Gorizia nel 1987, ed una breve nota, appena un accenno, nell'ultimo libro del filosofo torinese, L'amore del pensiero. 2 In tutto dunque gli interventi di Carchia su Michelstaedter non ammontano a più di una quarantina di pagine, eppure, nonostante l'esiguità del numero, queste pagine rappre-sentano un vero e proprio esercizio di lettura da cui è possibile definire un'ermeneutica di Michelstaedter. Non cercherò però tanto di circoscrivere quest'attività di lettura, ovvero sia di dirigere l'attenzione al Carchia lettore di Michelstaedter, quanto piuttosto di notare come le con-siderazioni che il filosofo torinese dedica a quello goriziano sembrino reagire alla rifles-sione di quest'ultimo svelandone un movente intimo ma occultato, nonostante la sua es-senzialità per il definirsi della filosofia michelstaedteriana. È questo movente nascosto il segno vero del legame che intercorre fra i due filosofi. 1 Di cui ho avuto notizia dal sito www.michelstaedter.it, che era curato dalla Biblioteca Statale Isontina di Gorizia; adesso il materiale è consultabile alla voce «Carlo Michelstaedter» direttamente sul sito della biblioteca, purtroppo con qualche limitazione-si spera temporanea-rispetto al precedente sito. 2 Si tratta della nota otto al secondo capitolo ("L'oblio del mondo. Sulla fragilità dell'essere spirituale") della seconda parte ("Lo spirito e l'amore") de L'amore del pensiero (91-92).
Il presente articolo è un tentativo di lettura de La persuasione e la rettorica di Carlo Michelstaedter, basato sull'utilizzo della nozione pragmatica di «perlocutività» applicata a testi complessi. Si ri-tiene questa nozione utile... more
Il presente articolo è un tentativo di lettura de La persuasione e la rettorica di Carlo Michelstaedter, basato sull'utilizzo della nozione pragmatica di «perlocutività» applicata a testi complessi. Si ri-tiene questa nozione utile all'esegesi dell'opera dell'autore goriziano a partire dalla natura di indi-cibile-usiamo «indicibile» nel senso propriamente formale/linguistico definito da Moritz Schilck-del concetto di «persuasione». Intendiamo così mostrare una possibile via di lettura del testo di Michelstaedter e di soluzione delle apparenti aporie che questo propone. Allo stesso tempo, questa possibile via di lettura presenta elementi utili a una definizione di alcuni snodi teorici importanti per la modernità letteraria. The aim of this article is to put the interpretation of Carlo Michelstaedter's La persuasione e la Ret-torica on the basis of a textual application of the pragmatic category of «perlocutivity». Starting from the assumption that the concept of «persuasion» (persuasione) is inexpressible-in accord with the formal/linguistic sense of «inexpressible» defined by Moritz Schlick-we assume that the notion of «perlocutivity» is useful to discuss the Michelstaedter's work. We try to define a hermeneutical approach able to explain the text and also to solve some illusory aporias entailed by the work of the author. At the same time our approach can be useful to discuss some relevant theoretical aspects of literary modernity. Parole chiave Perlocutivo, retorica, linguaggio, pragmatica, Carlo Michelstaedter Contatti macarmel@filol.ucm.es Meine Sätze erläutern dadurch, daß sie der, welcher mich versteht, am Ende als unsinnig erkennt, wenn er durch sie-auf ihnen-über sie hinausgestiegen ist. (Er muß sozusagen die Leiter wegwerfen, nachdem er auf ihr hinaufgestiegen ist.) Er muß diese Sätze überwinden, dann sieht er die Welt. (Ludwig Wittgenstein, Logisch-philosophische Abhandlung, Perp. 6.54) 1 1 «Le mie proposizioni illuminano così: colui che mi comprende, infine le riconosce insensate, se è asceso per esse-su di esse-oltre esse. (Egli deve, per così dire, gettar via la scala dopo essere asceso su essa.) Egli deve superare queste proposizioni; è allora che egli vede rettamente il mondo» (Wittgen-stein 174).
L'articolo ricostruisce internamente l'opera di G. Carchia: Dall'Apparenza al Mistero. La nascita del ro-manzo. L'intento è duplice: riproporre ad un più vasto interesse generale le conclusioni originali di Carchia sulla nascita del... more
L'articolo ricostruisce internamente l'opera di G. Carchia: Dall'Apparenza al Mistero. La nascita del ro-manzo. L'intento è duplice: riproporre ad un più vasto interesse generale le conclusioni originali di Carchia sulla nascita del romanzo e, attraverso questa ricostruzione, iniziare a saggiare alcuni dei mol-ti spunti di riflessione e dei problemi che l'opera pone, riproponendo una riconsiderazione in termini filosofici del problema del romanzo. Parole chiave Carchia, romanzo, parodia, mito, apparenza Contatti macarmel@filol.ucm.es 1. Introduzione Nel 2006 usciva un volume curato da Marco Vozza: Perché i poeti e non i romanzieri?, in cui veniva indagata l'origine filosofica della preferenza heideggeriana verso la poesia. Il fri-burghese non solo non prese mai in considerazione il romanzo, nonostante il rapporto, divenuto addirittura di collaborazione, 1 con Ernst Jünger, ma giunse a costruire una filo-sofia dell'espressione linguistica quasi esplicitamente anti-romanzesca. Di quella raccolta curata da Vozza si riprende qui il titolo con un banale calembour, che permette però di indicare efficacemente il movimento di ribaltamento compiuto da Gianni Carchia nel suo Dall'Apparenza al Mistero. Uscito per la prima volta nel 1983, il libro segue di quattro anni Orfismo e tragedia (1979) e di due Estetica ed erotica (1981), chiudendo, insieme a Il mito in pittura del 1987, 2 una prima fase della ricognizione di Carchia sul fatto estetico; a partire infatti da Arte e bellezza, del 1995, il filosofo si orienterà verso un'approfondita ricostruzione dei para-digmi estetici, culminata nelle cure dedicate al Dizionario di estetica e all'Estetica antica. Non è il caso di ricostruire il complesso percorso della teoresi di Carchia; è invece no-stro scopo discutere la proposta estetica del saggio del 1981, nell'intento di coglierne l'innovatività e l'importanza sia per l'estetica e la teoria della letteratura, sia per la defini-zione dei paradigmi poetologici che definiscono i generi letterari. 1 In Oltre la linea (1989). 2 I quattro saggi sono stati riuniti nel volume Immagine e verità. Studi sulla tradizione classica, a cura di M. Ferrando, con prefazione di S. Givone (Roma, 2003).