La natura del fascismo è una tema che investe questioni di ordine interpretativo e morale. Il testo di Umberto Eco si inserisce all’interno di una lunga tradizione, e la storia e il successo editoriale del Fascismo eterno sembrano testimoniare la centralità che l’argomento ha assunto nella cultura italiana ed europea. Partendo da questi presupposti il presente lavoro si prefigge un duplice scopo: quello di collocare la teoria di Eco nell’ampio campionario delle interpretazioni del fascismo; e quello di individuare quale posto Il fascismo eterno occupi nella più vasta opera dell’autore. Attraverso questa doppia opera di contestualizzazione, il contributo mira a esplorare le ragioni contingenti e le radici culturali che informano il saggio, giungendo così non solo a una puntuale comprensione della natura dell’opera e della sua genesi, ma anche all’individuazione di uno specifico problema ermeneutico che attraversa il saggio echiano: il problema dell’interpretazione e dei suoi limiti.
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