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Cultural Constructs of the Female Royal and Imperial Ideal in the Kingdom of Sicily

    1. [1] Universidad Complutense de Madrid

      Universidad Complutense de Madrid

      Madrid, España

  • Localización: Arte medievale, ISSN 0393-7267, Nº. 13, 2023, págs. 55-74
  • Idioma: inglés
  • Títulos paralelos:
    • Costruzioni culturali dell’ideale femminile reale e imperiale nel regno di Sicilia
  • Enlaces
  • Resumen
    • English

      The royal office of the kingdom of the Hautevilles-Hohenstaufens was considered to be held essentially by men. Nevertheless, Sicily in the late Norman and early Swabian periods was particularly rich in visual sources that allow us to investigate the ideological constructions of queenship and the roles established according to gender differences. Two of these sources, the Skylitzes Matritensis and the Liber ad honorem Augusti show a male perspective. On the other hand, certain artefacts of material culture linked to Queens Constance of Hauteville and Constance of Aragon reveal the public image that they themselves wished to project. Since the first comprehensive studies on the concept of medieval queenship were developed in the mid-1990s, the ontological avenues of feminist research have expanded the theoretical model by refining the idea of female empowerment. Among all the elements that articulate the paradigm of queenship, this article focuses on the definition of the ideal model of queen according to the artistic and cultural imaginary of the time.

    • italiano

      L’ufficio regale del regno degli Altavilla-Hohenstaufen fu concepito per essere svolto essenzialmente da uomini. Tuttavia, la Sicilia dell’ultima età normanna e del primo periodo svevo è particolarmente ricca di fonti visive che ci permettono di indagare le costruzioni ideologiche della regalità femminile e i ruoli stabiliti in base alle differenze di genere. Due di queste fonti, lo Skylitzes Matritensis e il Liber ad honorem Augusti, rispecchiano una visione maschile. Alcuni manufatti della cultura materiale legati alle regine Costanza d’Altavilla e Costanza d’Aragona, invece, rivelano l’immagine pubblica che esse stesse volevano proiettare. Da quando, a metà degli anni Novanta dal secolo scorso, sono stati sviluppati i primi studi sistematici sul concetto di regalità nel Medioevo, le vie ontologiche della ricerca femminista hanno ampliato il modello teorico affinando l’idea di empowerment femminile. Tra tutti gli elementi che articolano il paradigma della regalità, questo contributo si concentra sulla definizione del modello ideale di regina basato sull’immaginario artistico e culturale dell’epoca.


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