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Caleb Williams, o l’umamanità divisa: letteratura e politica in William Godwin

  • Autores: Calogero Farinella
  • Localización: Acme : annali della Facoltà di lettere e filosofia dell'Università degli studi di Milano, ISSN 0001-494X, Vol. 74, Nº. 1, 2021, págs. 99-116
  • Idioma: inglés
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • English

      Historian with multiple interests, librarian, musician, man of culture and great modern-ist, scholar, in particular, of Eighteenth-Century Italy, Calogero Farinella prematurely left us in June 2019, at just over sixty years old. His publications on eighteenth-century Genoa and Enlightenment science (Verona especially: Francesco Bianchini, An-ton Mario Lorgna and the Accademia dei Quaranta) make and will always give in the studies of history of culture. A student of salvatore Rotta (1926-2001), from whom he muttered his passion for the 18th century in particular, Farinella graduated under his guidance on William Godwin (1756-1836), father of Mary Shelley, radical philosopher and political writer of the libertarian area, who, with his fundamental work, marks the passage, in Britain, from the Enlightenment to Romanticism. On Godwin’s figure and writings, obtaining them from his dissertation of his degree, Farinella extracted and published in the Eighties of the last century two articles, appeared in the volume of the Miscellanea storica ligure containing many studies in honor of the Professor Francesco Cataluccio (William Godwin ed il suo Journal all’epoca della Rivoluzione Francese, xv, 1984) and later on Studi settecenteschi (Il governo più semplice. Il mito democratico-repubblicano in William Godwin, viii, 1987). A third article, which con-tains really interesting ideas about Godwin’s utopian novel, remained unpublished, to this day, despite the objective and relevant value of Farinella’s contribution. We therefore believe that we are doing something that is pleasing to the memory of our friend and scholar by publishing it here for the first time.

    • italiano

      Storico dai molteplici interessi, bibliotecario, musicista, uomo di cultura e grande modernista, studioso, in particolare, dell’Italia settecentesca, Calogero Farinella ci ha prematuramente lasciati nel giugno del 2019, a poco più di sessanta anni. Le sue pubblicazioni sulla Genova del Settecento e sulla scienza illuminista (veronese specialmente: Francesco Bianchini, Anton Mario Lorgna e l’Accademia dei Quaranta) fanno e faranno sempre data negli studi di storia della cultura. Allievo tra i più brillanti di Salvatore Rotta (1926-2001), dal quale mutuò la passione per il XVIII secolo in particolare, Farinella si laureò sotto la sua guida su William Godwin (1756-1836), padre di Mary Shelley, filosofo e scrittore politico di area libertaria, che, con la sua fondamentale opera, marchia a fuoco il passaggio, in Gran Bretagna, dai Lumi al Romanticismo. Sulla figura e gli scritti di Godwin, ricavandoli dalla propria dissertazione di laurea, Farinella estrasse e pubblicò, negli anni Ottanta del secolo scorso, due articoli, apparsi nel volume della «Miscellanea storica ligure» contenente gli Studi in onore di Francesco Cataluccio (William Godwin ed il suo Journal all’epoca della Rivoluzione Francese, xv, 1984), e poi su Studi settecenteschi (Il governo più semplice. Il mito democratico-repubblicano in William Godwin, viii, 1987). Un terzo ampio articolo, che contiene spunti davvero interessanti sul romanzo utopistico di Godwin, rimase inedito, sino a oggi, malgrado l’oggettivo e rilevante valore del contributo di Farinella. Crediamo, pertanto, di fare cosa gradita alla memoria dell’amico e dello studioso pubblicandolo per la prima volta, in questa sede.


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