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«Io posso formar questa donna a modo mio»: male self-fashioning and the imageries of Pygmalion and Zeuxis in the Italian querelle des femmes

    1. [1] University Of Thessaly

      University Of Thessaly

      Dimos Volos, Grecia

  • Localización: RSEI, ISSN 1576-7787, Nº. 14, 2020, págs. 17-26
  • Idioma: inglés
  • Títulos paralelos:
    • «Io posso formar questa donna a modo mio»: auto-modellazione maschile e le immagini di Pygmalion and Zeuxis nella querelle des femmes italiana
  • Enlaces
  • Resumen
    • English

      This essay examines the Italian querelle des femmes through the prism of two well-known legends of the Western tradition, those of Pygmalion and Zeuxis. Paradigmatically capturing the male desire for creativity, the regulation of female body through the male gaze and narcissistic love of the male self, these legends can help us better understand some aspects of the debate about women primarily from the perspective of masculinity. The essay suggests that the querelle des femmes was after all a site of male self-fashioning that was articulating through the othering of women and the plebeians, and the strengthening of homosocial bonds among men of the political and intellectual elite. Creativity, companionship, and rivalry became crucial constituents of a male imagery that emerged in tandem with new forms of courtly sociability and the aristocratization of the Italian peninsula.

    • italiano

       Questo articolo tratta della querelle des femmes italiana attraverso il prisma di due noti miti della tradizione occidentale, il mito di Pigmalione e quello di Zeusi. Nel testo, questi miti vengono considerati un’espressione paradigmatica del desiderio maschile di creatività, di regolare il corpo femminile tramite il proprio sguardo e dell’amore narcisista del creatore. Questi miti contribuiscono ad illuminare alcuni aspetti del dibattito sulle donne principalmente dalla prospettiva della storia della mascolinità. L’articolo suggerisce che la querelle des femmes fosse, in definitiva, un luogo per la costruzione dell’identità maschile attraverso il confronto alienante degli scrittori eruditi con donne e plebei. Inoltre, questo dibattito letterario era un modo per rafforzare legami omosociali tra i membri dell’elite politica e intellettuale. Come il testo dimostra, creatività, spirito di squadra, e rivalità diventarono elementi cruciali di un nuovo immaginario maschile sviluppatosi di pari passo con nuove forme di sociabilità aulica e l’aristocrazione graduale della penisola italiana.


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