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Resumen de L’auspicata unitarietà delle successioni nel sistema eurounitario e il superamento del divieto di patti successori

Salvatore Aceto di Capriglia

  • English

    Italian civil law is full of provisions that hinder the preordained transmission of wealth, including, without doubt, the prohibition of succession agreements, sanctioned by art. 458 cod. civ. This experience suggests the rethinking of the dogma of the uniqueness of the testament as a regulatory tool for succession events in the Civil law system.

    Towards this functional goal, it compares with other legal systems, from which it emerges that sometimes successor agreements are peacefully admitted (for example in Germany), while in others, as in the French one, there are wide and significant exceptions to the prohibition, even though formulated in general terms. A possible harmonization of successor pacts in Europe, considering the EU Regulation 650/2012, can only take place effectively through “the relativization of the hermeneutical procedure, based on a concrete balance of interests” and the realization of the objective represented by “European citizenship”.

  • italiano

    Il diritto civile italiano è disseminato di previsioni che costituiscono altrettanti ostacoli in vista della trasmissione preordinata della ricchezza, tra i quali spicca, senza dubbio, il divieto dei patti successori, sancito dall’art. 458 cod.civ., che impedisce non solo di utilizzare il contratto per destinare i beni per il tempo successivo alla morte, ma anche di disporre dei diritti attesi dalla chiamata ereditaria – come pure di rinunziarvi – anteriormente all’apertura della successione. Il sorgere di fenomeni “parasuccessori” in superamento del divieto suggerisce di ripensare il dogma dell’unicità del testamento quale strumento di regolamentazione delle vicende successorie nel sistema di Civil law. Verso questo obiettivo funzionale, depone la comparazione sincronica con altri ordinamenti, dalla quale emerge come in alcuni di essi, i patti successori siano pacificamente ammessi (si pensi all’Erbvertrag tedesco), mentre in altri, come in quello francese, si siano concepite ampie e significative deroghe al divieto, pur formulato in termini generali. Un’auspicata e possibile armonizzazione dei patti successori in Europa, anche alla luce del Reg. UE 650/2012, potrà avvenire in maniera effettuale soltanto attraverso “la relativizzazione del procedimento ermeneutico, calato sul piano concreto del bilanciamento degli interessi” e la concretizzazione dell’obiettivo rappresentato dalla “cittadinanza europea”.


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