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Capacità Locali. Per una nuova economia dei territori produttivi

  • Autores: Giancarlo Coro', Paolo Gurisatti
  • Localización: REDES: Revista do Desenvolvimento Regional, ISSN-e 1982-6745, Vol. 18, Nº. 2, 2013 (Ejemplar dedicado a: Maio/ago. 2013), págs. 55-85
  • Idioma: portugués
  • Títulos paralelos:
    • Local capacities: Focusing on a new economy for productive territories
  • Enlaces
  • Resumen
    • English

      This paper suggests an analysis over the Italian crisis situation and perspectives of overcoming it, based on the capacity the territories have in recognizing and valuing their own assets, connecting them to the evolution of the world economic situation in a more active way. The debate prospects that the Italian Crisis is not only linked to the country’s economic and financial situation, but, also, to international competitiveness, environmental sustainability and, specially, institutional capacity. Secondly, it debates about a development definition which overcomes the concept and related measures based on the gross production flow of short periods to go forward, rather than, towards an idea of sustainable and inclusive growth, with its foundation on value increase of environmental, human, and social assets of a territory. Thirdly, the paper aims to retrieve debates on local production, which were, in Italy, marked by the industrial districts history. The main goal here is to recover the useful elements related to this concept that should be updated anyways, according to the nowadays economic and technological evolution. The main purpose is adopting a more wide idea over the productive territory, which development depends on a set of local capacities for organizing, managing and provide meaning to innovation projects. Finally, the analysis of some experiences on sustainable development is presented, indicating how new productive territories are taking shape, as a reaction to the economic crisis.

    • português

      Questo articolo propone un’analisi della crisi italiana e delle prospettive di un suo superamento basate sulle capacità dei territori di riconoscere e valorizzare meglio i propri asset, ma soprattutto di collegarli in modo più attivo all’evoluzione dell’economia mondiale. L’articolo assume che la crisi italiana non sia soltanto di natura economico-finanziaria, ma anche di competitività internazionale, sostenibilità ambientale e, soprattutto, capacità istituzionale. In secondo luogo l’articolo discute una definizione di sviluppo che supera il concetto e le corrispondenti misure basate sui flussi lordi di produzione di breve periodo, per andare invece verso un’idea di crescita sostenibile e inclusiva, fondata sulla valorizzazione delle ricchezze ambientali, umane e sociali di un territorio. In terzo luogo si cerca di riprendere le fila del dibattito sui localismi produttivi che in Italia è stato a lungo segnato dalla vicenda dei distretti industriali. L’obiettivo è recuperare gli elementi ancora oggi utili di tale concetto, che deve comunque venire aggiornato per tenere conto dell’evoluzione economica e tecnologica in corso. La proposta è di aderire ad un’idea più aperta di territorio produttivo, il cui sviluppo dipende da un insieme di capacità locali di organizzare, gestire attivamente e dare senso ai progetti di innovazione. L’articolo presenta infine alcuni casi tratti da innovative esperienze locali di sviluppo sostenibile che indicano come nuovi territori produttivi stiano prendendo forma proprio come reazione alla crisi economica.


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