Polemista per vocazione, Oriana Fallaci sapeva far emergere magistralmente i tratti latenti della personalità intervistate, forte di una capacità di penetrazione psicologica e di resa del carattere fuori dal comune. Se la logica conflittuale e deuteragonistica era notoriamente il dispositivo fondante delle sue celebri interviste, parte integrante del meccanismo compositivo era la loro stessa genesi. L'intervista era il processo di ricerca – spesso teatralizzata e tendenziosa – della "verità", ma anche la costruzione in progress del racconto: una peculiare tipologia narrativa che ambisce a essere inclusa nel frastagliato alveo del canone novecentesco, in una zona liminare – di passaggio – tra il moderno e il postmoderno
In her interviews, Oriana Fallaci was able to penetrate and to render the psychologies and the characters of the famous men she met. She built her famous works using a deuteronomic logic and an important part of their mechanism was their own genesis. The interview was the research – often theatrical and tendentious – of the "truth", but also its internal process: this kind of writing aims to be included in the Canon, in a liminal area between the Modern and the Postmodern Age.
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