"Philologia ancilla historiae": i prologhi storiografici normanno-svevi e il contributo dell'ecdotica e della filologia

• Autores: Edoardo D'Angelo
• Localización: Filologia mediolatina: rivista della Fondazione Ezio Franceschini, ISSN 1124-0008, Nº. 17, 2010, págs. 105-135
• Idioma: italiano
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• Resumen

  • In un contesto metodologico nel quale si sottolinea la necessità che l'analisi storiografica sia sostenuta dai dati dell'indagine filologica, l'articolo offre due approfondimenti distinti, rispettivamente sul prologo al De rebus gestis Rogerii et Roberti di Goffredo Malaterra e sul prologo del Liber de regno Siciliae dello pseudo-Ugo Falcando, con la collegata Epistola ad Petrum; questi testi vengono pubblicati in appendice. Nel primo caso, si osserva che ciò che si legge nell'edizione canonica (di E. Pontieri, 1928) come unico prologo è costituito in realtà di due parti differenti, indirizzate la prima ad Angerio, vescovo di Catania, la seconda a tutto il clero di Sicilia; la scoperta apre una nuova prospettiva nell'interpretazione dell'opera, data la differenza di destinatario che implica. Nel secondo caso, si evidenzia come una lettura attenta del prologo del Liber permetta di ricavare elementi utili a definire l'orizzonte culturale e storico dell'autore, in prospettiva di una sua identificazione, mentre un'indagine sull'Epistola ad Petrum consente di configurare l'opera non come un opuscolo polemico, ma come una laus, un genere che poteva essere praticato in riferimento alla Sicilia anche da uno scrittore non autoctono.