La scoperta di un prezioso Cristo eburneo, siglato da Giovanni Antonio Gualtiero da Gaeta e datato al 1600, permettono di ricostruire un nucleo di sculture in avorio eseguite da Gualtiero a Roma nell’ultimo ventennio del Cinquecento. In piena Controriforma, Gualtiero fu attivo alla Corte papale anche per mecenati del rango del cardinale e futuro granduca Ferdinando I de’ Medici. Gli atti di un processo relativo all’attività dell’artista, qui pubblicati integralmente, gettano nuova luce sulla sua biografia e sulla sua personalità ancora poco nota.
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