L'autore accompagna la pubblicazione di un inedito dipinto di Mancini il Giocoliere da circo, con un testo di singolare interesse, una lettera che l'artista lucano Joseph Stella scrive da Roma a suo fratello: vi descrive di Mancini che incontra nella trattoria dove entrambi prendevano i pasti nei primi anni del secondo decennio del secolo. Le parole di Stella restituiscono un ritratto divertente e veritiero del maestro che usava esprimersi in dialetto napoletano (pur essendo romano di nascita), non risparmiando ai pittori suoi contemporanei con motti salaci e coloriti.
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