Ayuda
Ir al contenido

Dialnet


La memoria di Germanico: dalla mistica della "destinatio magistratuum" alle profanazioni cristiane

    1. [1] Università Mediterranea di Reggio Calabria
  • Localización: Germanicvs Caesar: entre la historia y la leyenda / Julián González Fernández (ed. lit.), Javier Bermejo Meléndez (ed. lit.), 2020, ISBN 978-84-18280-60-3, págs. 237-270
  • Idioma: italiano
  • Texto completo no disponible (Saber más ...)
  • Resumen
    • English

      The temperies saeculi and the mysticism of the destinatio magistratuum are examined: the condolence for the death of Caius and Lucius Caesares and then of Germanicus masks the end of the republican popular sovereignty and its transfer to the Senate and to the élite of the knights under the control of the princeps. Serious interpretative errors of modern doctrine in reading the debut of the Annales of Tacitus are disputed: the claim of Tacitus, Suetonius and Dion Cassius is claimed that the principality was a monochratic regime and not a restoration of the republic. Historians who accuse the government of princeps of tyranny, however, are united in preferring his arbitrium to imperitia multitudinis. The contínuity of the cult and images of Germanicus in the 3rd century is examined through the Feriale Duranum, the restoration of his statue in the Caesareum of Scolacium by Emperor Decius and the desecration with a cross, in the fourth century, of his loricated bust from Alexandria, in the climate of Christian fanaticism fomented by Bishop Teophilus and the destruction of the Serapeum, signs of the character's persistent celebrity.

    • italiano

      Si esaminano la temperies saeculi e il misticismo della destinatio magistratuum: il lutto per la morte di Caio e Lucio Cesare e poi di Germanico maschera la fine della sovranità popolare repubblicana e il suo trasferimento al Senato e all'élite dei cavalieri sotto il controllo del principe. Si riscontrano i gravi errori interpretativi della moderna dottrina nella lettura del debutto degli Annales di Tacito: l'asserzione di Tacito che il principato fosse un regime monocratico e non una restaurazione della repubblica è sostenuta anche da Svetonio e Dione Cassio. Gli storici che accusano il governo del princeps di tirannide, tuttavia, sono uniti nel preferire il suo arbitrato alla imperitia multitudinis. La continuità del culto eroico e delle immagini di Germanico nel III secolo è esaminata attraverso il Feriale Duranum, il restauro della sua statua nel Caesareum di Scolacium da parte dell'imperatore Decio e la profanazione con una croce, nel IV secolo, del suo busto loricato da Alessandria, nel clima di fanatismo cristiano fomentato dal vescovo Teofilo e dalla distruzione del Serapeo, segni della persistente celebrità del personaggio.


Fundación Dialnet

Dialnet Plus

  • Más información sobre Dialnet Plus

Opciones de compartir

Opciones de entorno