All’inizio degli anni ’90 si è fatta sempre più insistente la critica al sistema federale della Germania. I principali elementi oggetto di dibattito concernevano:
la scarsa forza innovativa, la mancanza di autonomia legislativa dei Länder ed il deficit democratico dovuto allo spostamento delle competenze decisionali dei parlamenti dei Länder al Bundesrat; una eccessiva centralizzazione e burocratizzazione; un’insufficiente accountability, in seguito a un troppo grande intreccio di competenze e ad errate allocazioni dovute alla forte perequazione finanziaria interregionale. Con le riforme del sistema perequativo del 2001 e 2005 e con le riforme costituzionali del 2006 e del 2009 si è cercato di tenere conto di queste critiche. Il retroscena di tutte le riforme consisteva nell’idea – più o meno esplicita – del federalismo competitivo con più autonomia territoriale e differenziazione. L’autore analizza le disparità economiche e finanziarie tra i Länder tedeschi e gli effetti (re)distributivi del sistema perequativo. Su questa base viene evidenziato quanta competizione e concorrenza si riscontrano di fatto nel federalismo tedesco e quale misura di diseguaglianza esso è in grado di sopportare. Si arriva alla conclusione che competizione e differenza territoriale sono aumentate e sono destinate ad aumentare ulteriormente.
E tuttavia, il sistema federale tedesco non ha finora abbandonato la sua linea generale di sviluppo: cooperativo e solidale.
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