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Le donne briganti es una tesis interdisciplinaria, de caracter historico-filologico con un enfoque de estudio de genero. Es un trabajo que nace del interes por un argumento, el bandolerismo de la primera decada del Reino de Italia, que... more
Le donne briganti es una tesis interdisciplinaria, de caracter historico-filologico con un enfoque de estudio de genero. Es un trabajo que nace del interes por un argumento, el bandolerismo de la primera decada del Reino de Italia, que durante mucho tiempo y a sabiendas, ha sido tratado como una reaccion menor y criminal al proyecto de unificacion italiana, callando las razones de las poblaciones meridionales afectada antes por la invasion y luego por la represion de las tropas de los Saboya. Aun menos se ha tratado el papel de las mujeres en esta organizacion guerrillera por culpa de un montaje literario, historico, retorico que se hizo sobre esas mujeres. Un montaje que refleja un modelo Patriotico-Patriarcal. Patriotico, por ser construido por los que han querido y logrado la unificacion italiana. Patriarcal, porque, a veces olvidadas, a menudo confinadas a concubinas de los bandoleros o a simples colaboradoras, las bandoleras italianas fueron descritas tambien como seres monstru...
The literature about South Italy�s �brigantesse� is indebted to La Briganta (1990) by Maria Rosa Cutrufelli. The novel, synthesis of the historical and feminist theories of Cutrufelli, telling the story of a woman brigand, pays tribute to... more
The literature about South Italy�s �brigantesse� is indebted to La Briganta (1990) by Maria Rosa Cutrufelli. The novel, synthesis of the historical and feminist theories of Cutrufelli, telling the story of a woman brigand, pays tribute to all women who have fought against the logic of patriarchy and especially to these courageous guerrilla too often cataloged as �concubines of brigands�.
Research Interests:
Maria Oliverio, “Ciccilla”, è stata una brigantessa calabrese militante nella banda di Pietro Monaco, suo marito, all’indomani dell’unificazione d’Ita- lia. La sua vita nella “macchia” comincia dopo aver ucciso la sorella Teresa... more
Maria Oliverio, “Ciccilla”, è stata una brigantessa calabrese militante nella banda di Pietro Monaco, suo marito, all’indomani dell’unificazione d’Ita- lia. La sua vita nella “macchia” comincia dopo aver ucciso la sorella Teresa insidiatasi fra lei ed il marito. Costretta alla latitanza, Maria si unisce alla vita brigantesca del marito datosi al brigantaggio in quanto disertore, e lo fa partecipando attivamente alle attività della banda. La figura di Ciccilla è meritevole di interesse per il suo valore storico e per essere stata al centro dell’attenzione di importanti letterati come Nicola Misasi, Luigi Stocchi e ad- dirittura protagonista di un racconto di Alexander Dumas in cui l’autore del Conte di Montecristo descrive Maria Oliviero come una “crudelissima furia”. L’immagine di donna-Erinne data dai letterati però cozza in buona parte con gli atti processuali che l’hanno riguardata, tanto da rendere interessante una riflessione sulla rappresentazione storico-letteraria di una donna “fuori po- sto” nell’800 italiano. La forza letteraria di Ciccilla non si è esaurita, ma fino all’anno passato, con la fittizia autobiografia di Giuseppe Rocco Greco, non si era data una versione “umana” di Maria Oliverio. Un’analisi delle vicende storiche della brigantessa e delle sue gesta letterarie ci permettono una rifles- sione sulla “querelle delle donne” attraverso la rappresentazione della figura di Ciccilla, che nel secolo dell’“angelo del focolare”, afferma un’altra idea di donna e del rapporto uomo-donna. Le diverse versioni romanzate della sua vita somigliano ad un tentativo di catalogare Ciccilla in stereotipi limitanti, distorcendone finanche il suo potenziale letterario, esprimibile a pieno con una rappresentazione scevra da catalogazioni ideologiche o sessiste.
RESUMEN La strage di Piazza Fontana è stato uno dei momenti più neri della storia italiana. L’azione terroristica inaugurò la “strategia della tensione” che costrinse il paese a vivere nella paura per le forti contrapposizioni di... more
RESUMEN

La strage di Piazza Fontana è stato uno dei momenti più neri della storia italiana. L’azione terroristica inaugurò la “strategia della tensione” che costrinse il paese a vivere nella paura per le forti contrapposizioni di quelli che vennero chiamati “anni di piombo”. Sebbene lo responsabilità di questo attacco possa essere ora ricondotto a gruppi eversivi di estrema destra, che miravano a un inasprimento di politiche repressive e autoritarie e ad evitare l’ascesa al potere del Partito Comunista Italiano, la reazione dei giornali puntò subito su molteplici piste a seconda della convenienza politica. Prendendo in considerazione le testate così diverse come i conservatori “Corriere della Sera” e “La Stampa”, l’organo mediatico del Pci “L’Unità” e il rivoluzionario “Lotta Continua”, e attraverso la rilettura degli articoli successivi alla strage, si intende analizzare il linguaggio del giornalismo di quegli anni dimostrando come fosse ancorato a posizioni pregiudiziali e visioni stereotipate.


PAROLE CHIAVE:  Storia, Giornalismo, Piazza, Fontana, Terrorismo, Linguaggio.


El estrago de Piazza Fontana ha sido unos de los momentos más oscuros de la historia italiana. La acción  terrorista inauguró la “estrategia de la tensión” que obligó al país a vivir con miedo a causa de la fuerte oposición de aquellos llamados “años de plomo”. Aunque la responsabilidad de este ataque ahora se pueda atribuir a grupos subversivos de extrema derecha, que trataron reforzar las políticas represivas y autoritarias y limitar el acceso al poder del Pci, la reacción inmediata de los periódicos siguió diferentes pistas según la conveniencia política. Teniendo en consideración puntos de vista tán diversos como el de los conservadores “Corriere della Sera” y “ La Stampa”, del periodico afín al Partido Comunista “L’Unità” y del revolucionario “Lotta Continua”, y a través de la lectura de los artículos sucesivos al masacre, tenemos la intención de analizar el lenguaje de aquel periodismo y cómo este pudiera vincularse a posiciones estereotipadas y perjudiciales.

PALABRAS CLAVES: Historia, Periodismo, Plaza, Fontana, Terrorismo, Lenguaje.

The Piazza Fontana’s carnage is one of the darkest moments in the Italian history. The terrorist attack inaugurated the “strategy of tension” that forced the country to live in fear because of the strong opposition of those who were called “years of lead”. Although the responsibility for this attack can now be reduced to subversive groups of the neo-fascist far-right, which tried to sustain the repressive and authoritarian policies and prevent the rise of the Italian Communist Party, the reaction of the newspapers immediately pointed to multiple tracks depending on political expediency. Taking into consideration such different newspapers as the conservatives “Corriere della Sera” and “La Stampa”, the Communist Party´s newspaper “L’Unità” and the revolutionary “Lotta Continua”, and through the articles following the massacre, we intend to analyze the language of journalism in those years and demonstrate how it was related to stereotypical and prejudicial positions.

KEY WORDS:  History, Journalism, Square, Fontana, Terrorism, language.
La donna e la guerra: non una novità, non un episodio isolato. Ma una storia millenaria che si è si è sviluppata fra storia e leggenda. Si è sempre relazionato il male causato dalle donne alla forza erotica e provocatrice del suo corpo... more
La donna e la guerra: non una novità, non un episodio isolato. Ma una storia millenaria che si è si è sviluppata fra storia e leggenda.
Si è sempre relazionato il male causato dalle donne alla forza erotica e provocatrice del suo corpo come se essa fosse una caratteristica intrinseca del genere femmine e non dipendesse invece dall’uso che ne viene fatto. Mercedes Arriaga Floréz ricorda come “esista una collezione di prototipi femminili in cui la bellezza o l’uso dell’erotismo (…) provocano ogni tipo di disgrazia” . L’elenco è lungo: Eva, Elena di Troia, Didone, Cleopatra ecc. Ma c’è forse da chiedersi: perché rimane più alla storia, più inculcato nell’immaginario collettivo un personaggio come Cleopatra rispetto ad Ah Hotep? Perché non si studia la vita di donne gloriose come Zenobia e Budicca?
Palabras Claves: Patriotas, Italia, Patriarcado, Patria, Mujeres. El sistema patriótico-patriarcal olvidó o celebró falsamente la aportación de las patriotas en el proceso de unificación italiana. La mujeres que lucharon y conspiraron... more
Palabras Claves: Patriotas, Italia, Patriarcado, Patria, Mujeres.

El sistema patriótico-patriarcal olvidó o celebró falsamente la aportación de las patriotas en el proceso de unificación italiana. La mujeres que lucharon y conspiraron por sus ideales pagaron el haberse opuesto al canon de la mujer angelical del 1800. La retórica del Resurgimiento remarcó sobretodo el papel de madre o esposa, minimizando el valor militar o estratégico de las mujeres, para que éstas volvieran a la esfera doméstica y su contribuición fuera sólo un paréntesis extraordinario.

Key words: Patriots, Italy, Patriarchy, Homeland, Women.

The patriotic-patriarchal system forgot or falsely celebrated women¿s contribution in the process of Italian unification. Women who fought for his ideals paid the prize to have opposed to the angelic woman of 1800. The rhetoric of the Risorgimento highlighted the role of mother or wife, minimizing the military or strategic value of the women, to continue to segregate them in the domestic sphere
La partecipazione delle donne alla lotta brigantesca postunitaria ampliò il loro raggio d'azione sociale. Fra le diverse funzioni delle donne nelle bande delle guerriglia anti-unitario, vi erano quelle di svolgere veri e propri compiti... more
La partecipazione delle donne alla lotta brigantesca postunitaria ampliò il loro raggio d'azione sociale. Fra le diverse funzioni delle donne nelle bande delle guerriglia anti-unitario, vi erano quelle di svolgere veri e propri compiti sacerdotali.
Anita Garibaldi, who actively partecipated in Italian Risorgimento Movement, is celebrated in its patriotic and patriarchal retoric. In this regard, she is a historical figure whose importance needs ti be recovered especially in Italy.... more
Anita Garibaldi, who actively partecipated in Italian Risorgimento Movement, is celebrated in its patriotic and patriarchal retoric. In this regard, she is a historical figure whose importance needs ti be recovered especially in Italy. Therefore, grounded on biografical and documental sources, this paper encourages discussions to problematize the fact that Anita Garibaldi has been considered a legendary character than a real woman who had played a major role in his history of Brazil, her homeland.
Em 1895, em Paris, os irmãos Lumiere realizam a primeira projeção cinematográfica da história. O primeiro filme foi La Sortie de l’usines Lumière à Lyon, cerca de 46 segundos mostrando trabalhadores deixando a fábrica. A grande maioria... more
Em 1895, em Paris, os irmãos Lumiere realizam a primeira projeção cinematográfica da história. O primeiro filme foi La Sortie de l’usines Lumière à Lyon, cerca de 46 segundos mostrando trabalhadores deixando a fábrica. A grande maioria são mulheres. Poderíamos dizer que a história do cinema começa dando uma representação realista e respeitosa das mulheres da época: umas trabalhadoras. O cinema mostra-se como uma invenção e a sua função é exibir essa novidade. No entanto, quando, na segunda década do século XX, a técnica é aperfeiçoada e cinema descobre o potencial narrativo, começa-se a contar histórias com personagens femininas completamente negativas. E confina-se às atrizes, e com elas, as mulheres que representam, no tópico da femme fatal. É um sistema “divístico” que leva ao sucesso e à popularidade muitas atrizes, contudo presas em papéis de mulheres ambiciosas, cruéis, destruidoras de famílias etcétera.
Poco se ha investigado el papel de las mujeres en la industria cinematográfica y, sobre todo, sobre los papeles a ellas asignados en las películas del cine mudo. Estudiando un poco la historia de esas mujeres, se ha detectado los... more
Poco se ha investigado el papel de las mujeres en la industria cinematográfica y, sobre todo, sobre los papeles a ellas asignados en las películas del cine mudo. Estudiando un poco la historia de esas mujeres, se ha detectado los estereotipos, como se llegò la construcción y la fortuna del papel de femme fatal, el aislamiento, y el olvido que afectó a esas mujeres, la poca consideración artística (yel poco reconocimiento) de que gozaban entonces, las frustraciones, sobre todo en un terceto de actrices italianas famosísimas en su época dentro y fuera de su país: Francesca Bertini, Lyda Borelli e Pina Menichelli.
Las figuras femeninas de las primera 3-4 décadas de la historia del cine, sufrieron los estereotipos, la construcción y la fortuna del papel de “femme fatal”, el aislamiento, el olvido que afectó esas mujeres, la poca consideración (poco... more
Las figuras femeninas de las primera 3-4 décadas de la historia del cine, sufrieron los estereotipos, la construcción y la fortuna del papel de “femme fatal”, el aislamiento, el olvido que afectó esas mujeres, la poca consideración (poco reconocimiento) artística de que gozaban entonces, las frustraciones,  Sin embargo,  hubo  una mujer, una actriz, que pudo y supo ponerse por montera al mundo, a la industria cinematográfica, a las convenciones, a los tópicos, por carácter, algunos elementos biográficos, y por tener el apoyo y la consideración de un entorno artístico, Musidora, una mujer que empapada de reconocimiento de un movimiento artístico se quitó la mancha de mujer fatal.
L’opera nasce dall’interesse per il brigantaggio postunitario (1861–70), per troppo tempo trattato come reazione criminale all’unificazione italiana, e per l’implicazione femminile in esso contenuta, implicazione manipolata e stereotipata... more
L’opera nasce dall’interesse per il brigantaggio postunitario (1861–70), per troppo tempo trattato come reazione criminale all’unificazione italiana, e per l’implicazione femminile in esso contenuta, implicazione manipolata e stereotipata dalle versioni “ufficiali”. Le donne delle guerriglia antiunitaria furono descritte come mostri per essersi opposte al canone prestabilito per loro. In altri casi vennero ridotte all’oblio o idealizzate, per allontanarle dalla loro condizione di orgogliose contadine in rivolta. Attraverso le vicende storiche e letterarie di alcune brigantesse, Cosco ci conduce all’interno di questa costruzione patriottico–patriarcale e mostra l’evoluzione di queste figure nell’immaginario collettivo e la loro fortuna letteraria.
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